Ideata dal dottor Mauro Todisco, studioso di
cronobiologia, questa dieta prende in considerazione la corretta gestione dei
tempi di alimentazione. Secondo la scienza che studia i ritmi vitali,
l’assimilazione dei cibi varia a seconda del momento della giornata in cui
vengono assunti. Da un punto di vista nutrizionale, la cronodieta prevede un
corretto apporto di proteine, carboidrati e lipidi. Non presenta rischi di
effetti collaterali e può essere adottata come modello alimentare abituale.
- I capisaldi della dieta
I carboidrati vengono consigliati nella prima parte della
giornata, quando l’organismo è più predisposto al loro consumo. In questo modo
viene ridotto il rischio di produzione di grassi di deposito.
Le proteine vengono
invece consigliate in serata, quando è maggiore la presenza nell’organismo di
HGH, l’ormone somatotropo ipofisario che favorisce il consumo dei grassi e la
sintesi proteica muscolare.
- Esempio di dieta
Colazione: Latte parzialmente scremato oppure yogurt magro
oppure tè o caffè + 2 fette biscottate oppure 1-2 biscotti secchi oppure una
brioche non farcita
Dalle 7 alle 15: Cereali a cronodieta
La cronodieta, come
dice la parola stessa, si basa sui princìpi della cronobiologia. Tale scienza
ha dimostrato che tutte le funzioni umane (produzione degli ormoni, cambiamenti
della temperatura, umore ecc.) hanno un andamento ritmico.
I ritmi che più ci
interessano in ambito alimentare sono i RITMI CIRCADIANI O GIORNALIERI, quelli,
cioè, che hanno una durata di circa 24 ore.
La CRONODIETA si è rivelata il "trend" attualmente
più efficace per un ottimale apporto nutrizionale.
Facile da mettere in
pratica, a dato risultati eccezionali.
La cronoalimentazione si basa sul principio che i nostri
flussi ormonali sono significativamente diversi nell'arco della giornata e
quindi la qualità dei cibi ha diversa valenza a seconda dell'ora di assunzione,
da qui l'idea di assumerli in precisi orari del giorno.
I principi della cronoalimentazione sono i seguenti:
· I cereali e i loro derivati ( pasta, pane, riso, biscotti,
fette biscottate, fiocchi d'avena, ecc…) vanno consumati nella prima parte
della giornata ( dalle 7 alle 15 ). Lo stesso vale per i legumi e per le
patate. Il pranzo deve essere il pasto più abbondante della giornate. Per i
primi piatti la quantità da non superare è quella contenuta nel giro interno di
un normale piatto di servizio. Il pane può essere mangiato sia a colazione che
a pranzo, a pranzo il consumo dovrà essere modesto ( non più di una o due
fette), niente pane a cena.
· Meglio il riso della pasta, pane e patate perché si digerisce
più velocemente per le ridotte particelle del suo amido. Qualche dolce può
essere consumato a colazione, da evitare e abolire dolci con creme!
· La carne, il pesce le uova e i latticini devono,
alternandosi, costituire il pasto serale ( dalle 19 alle 22:30 ). Tre volte la
settimana si possono consumare, in sostituzione ai primi piatti, cibi proteici
anche a pranzo. Per la quantità di alimenti a base di proteine, basterà ogni
volta limitarsi a una porzione regolare: il buon senso è sempre migliore delle
bilance!
· Gli ortaggi tranne i legumi e le verdure devono essere
presenti in entrambi i pasti principali; quelli più ricchi di zuccheri ( aglio,
barbabietole, carote, pomodori, cavolini di Bruxelles, cipolle, rape, broccoli
) sono da preferire a pranzo; tutti i rimanenti vanno bene anche sia a pranzo
che a cena.
· La frutta di stagione va mangiata entro le ore 18: può
integrare la colazione e il pranzo ma deve essere evitata a cena. L'ideale e di
utilizzarla come spuntino a metà mattinata e per la merenda pomeridiana. In una
giornata la quantità giusta è orientativamente quella corrispondente, come
volume, a due mele di media dimensione. La frutta sciroppata è da evitare!
· Limitare il consumo di alcool, il vino può essere bevuto a
cena perché facilita la digestione delle proteine, ma occhio alla quantità,
limitarsi a 1-½ bicchiere!.
· Non saltare i pasti, quanto ciò si verifica occorre
ricordare che non sono consentiti recuperi! ( non si può mangiare la pasta alla
sera perchè non si è consumata a mezzogiorno! ).
· Limitare il consumo dei condimenti, preferire sempre
l'olio d'oliva ai condimenti tipo burro, strutto o lardo.
· I menù vanno variati e devono essere appetitosi, non è
necessario fare la fame!! Il maggior nemico del dimagrimento è la noia!
· Cibi da evitare: lardo, strutto, pancetta, burro, parti
grasse delle carni, salumi in genere tranne prosciutto crudo e bresaola, pesci
grassi ( anguilla carpa, salmone ), latte e yogurt interi, formaggi con un
contenuto di grassi superiore al 30%, zuccheri raffinati preferire il
fruttosio.
· Preferire la carne
bianca (più magra) a quella rossa.
· I pasti devono essere 5: prima colazione, spuntino a metà
mattinata, pranzo, merenda pomeridiana e cena (e volendo spuntino prima di
andare a dormire). Il pranzo deve essere il principale, seguito per consistenza
dalla cena. La prima colazione e lo spuntino di metà mattina devono fornire le
energie per affrontare la giornata, quindi devono includere insieme al latte
derivati di cereali come pane, fette biscottate, biscotti, fiocchi d'avena e
così via.
· Importante: non saltare nessun pasto!
· Bere il più possibile, anche 2/3 litri per eliminare le
scorie.
Sono consigli molto
facili da seguire e non richiedono sforzi eccesivi, ma solo un minimo di
impegno e voglia.
Non vi resta che
iniziare…
Buon appetito…
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